Incontro online, giovedì 27 alle ore 18:30, per conoscere il servizio di ‘affido professionale’
L’affidamento familiare è un’esperienza di solidarietà, è una modalità concreta e significativa per esprimere la consapevolezza di essere tutti sulla stessa barca e di poter trovare, proprio su quella barca, un po’ di calma in mezzo alla tempesta.
E’ una risposta di aiuto ad un bambino o ad un adolescente, italiano o straniero. È un intervento che vuole essere di sostegno a famiglie in particolare difficoltà nella cura e nell’educazione dei figli.
L’affido consiste nell’accogliere un bambino all’interno della propria famiglia per un periodo di tempo che può essere più o meno lungo.
Possono diventare affidatari, così come previsto dalla legge, coppie con o senza figli, sposate o conviventi e persone singole. Non ci sono vincoli di età rispetto al bambino affidato.
Tante e variegate sono le esperienze di affido, quasi sempre belle e, insieme, impegnative.
Francesco è stato in affido dai nove anni fino alla maggiore età: era un ragazzino molto provato dalla vita, che agli adulti ha insegnato, con la sua resilienza, che si può essere felici con poco; oggi ha 24 anni, lavora a tempo indeterminato ed è fidanzato: ha ancora le sue ferite, ma ha imparato a lasciarsi aiutare e guarda al futuro con fiducia.
Chiara aveva otto mesi quando è passata dalla comunità all’affido, ed è entrata nella sua famiglia adottiva a quasi due anni. Gli affidatari l’hanno accudita, l’hanno vista crescere, hanno avuto con lei un’intimità fortissima e l’hanno accompagnata a chiamare mamma e papà i suoi genitori adottivi.
L’affido insegna a resistere nelle fatiche, ad accogliere e a lasciare andare, ad avvicinarsi e a separarsi, a stare nell’impotenza e ad assistere a piccoli miracoli.
L’affido è condividere un pezzo di strada e poi avere il coraggio di lasciar andare. E’ legarsi in modo indissolubile e poi accettare che il legame rimanga “dentro”, mentre la forma esterna cambia in modo irrevocabile. C’è della bellezza in tutto questo ed è una bellezza che richiede impegno.
In Italia sono circa 14mila i minori in affido. Ma nell’Italia delle contraddizioni, dove si invoca (giustamente) la riforma delle adozioni per aprirla alle persone Lgbtq+ e ai single, un istituto già presente e attivo, come l’affido familiare, discrimina pesantemente tutte le forme familiari non canoniche.
La Cooperativa Sociale il Melograno collabora con 13 coppie affidatarie per altrettanti affidi, di cui due maggiorenni e cinque sotto i 10 anni di età. E non abbiamo pregiudizi di sorta.
Se ti piace vivere avventurosamente e immagini che la tua capacità di amare possa crescere, facendoti coinvolgere senza voler possedere, allora l’affido può essere una possibilità anche per te, perché L’AFFIDO FA CRESCERE TUTTI.
La cooperativa Il Melograno-CBM ti invita giovedì 27 luglio alle ore 18.30 per un incontro online (piattaforma Zoom) per conoscere il servizio di affido professionale e chi già lo vive in prima persona.
Ti aspettiamo online giovedì sera, clicca qui