
Luisella Mattiace è Responsabile Risorse Umane della Cooperativa Il Melograno. Dopo gli studi in filosofia teoretica e l’esperienza significativa maturata all’interno della cooperazione sociale, ricoprendo sia ruoli educativi sia di coordinamento, è passata all’area delle Risorse umane e alla valorizzazione delle stesse.
Il 17 e 18 luglio abbiamo partecipato, a Roma, al primo tavolo nazionale di Legacoopsociali dedicato a Infanzia e Adolescenza: due giorni di lavoro collettivo, partecipato, per affrontare le sfide dei servizi e dei nuovi bisogni cui dare risposta
A Roma, con Legacoopsociali, ci siamo confrontati su come i servizi rivolti a infanzia e adolescenza e più in generale la cooperazione sociale, possano concretamente incidere sul futuro di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sulla qualità dei contesti di vita e sull’offerta di opportunità per sviluppare capacità e desideri. L’occasione è stato il primo incontro del Gruppo nazionale Infanzia e Adolescenza di Legacoopsociali, che si è tenuto a Roma il 17 e 18 luglio 2025 nella cornice di Villa Altieri.

In uno scenario connotato da disuguaglianze sempre più marcate, da percorsi ancora incompiuti di riconoscimento delle professioni educative, da politiche culturali, economiche e sociali che sembrano smarrire il loro centro – ovvero i bambini e i giovani come persone con una propria soggettività, per citare le parole del bell’intervento della prof.ssa Chiara Saraceno – la cooperazione sociale deve continuare a lavorare ponendosi come interlocutore credibile, proattivo, orientato al futuro, impegnato a sollecitare forme di responsabilità collettiva anche nell’uso delle risorse disponibili, capace di tessere reti in cui si contaminino saperi e competenze al servizio di progetti realmente inclusivi, innovativi e sostenibili.

Guardare avanti, guardare meglio, guardare oltre, sfidando il rischio di giocare “in difesa” e di chiudersi in narrazioni autoreferenziali. Una due giorni intensa, in cui la “cooperazione” prova a farsi concreta, giocando con le differenze, le parole, i significati, l’incontro delle idee, provando a tenere come orizzonte comune la fiducia nel fatto che “alla meta si arriva sempre”, inventandosi una strada.
Lo dobbiamo alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, e al mondo di domani.