Supervisione
Formazione e percorsi a supporto degli operatori sociali
La Cooperativa Il Melograno CBM vanta una lunga tradizione nelle attività di formazione e supervisione dei servizi sociali e degli operatori sociali, con un particolare impegno nel rafforzamento delle competenze professionali e nella prevenzione del burnout. Le attività di supervisione dei servizi sociali, pilastro fondamentale di questo impegno, sono concepite per aiutare gli operatori a gestire le sfide complesse e quotidiane – spesso ad alta intensità emotiva e stressogena -, della presa in carico di situazioni di crisi, disagio, vulnerabilità, di minori, adulti, anziani e famiglie, rese sempre più complesse dall multidimensionalità dei problemi.
L’approccio della Cooperativa Il Melograno CBM
La supervisione, secondo la visione e l’esperienza quarantennale della Cooperativa Il Melograno CBM, è molto più di un semplice strumento di supporto: è un processo complesso e multidimensionale essenziale non solo per il corretto svolgimento delle attività di presa in carico quotidiane nei servizi, ma anche per mantenere un elevato standard di qualità e per prevenire il burnout degli operatori.
L’approccio alla supervisione si basa su solide basi teoriche, come il concetto di “sovrasistema di pensiero” (Allegri, 2000) che mira a potenziare progressivamente le competenze cognitive degli operatori e le loro capacità di valutazione critica. Attraverso la supervisione gli assistenti sociali e gli operatori acquisiscono strumenti per analizzare e migliorare la propria pratica professionale, garantendo interventi sempre più efficaci e mirati.
Un altro aspetto centrale della supervisione è la creazione di “spazi privilegiati del pensare” (Fiorentino Bunselli, 1992): luoghi elaborativi ed emotivi in cui l’operatore possa fermarsi a riflettere, confrontandosi con un supervisore esperto e avendo l’opportunità di stimolare nuove risorse personali e professionali. Questo spazio di riflessione è fondamentale per sviluppare una maggior consapevolezza delle proprie azioni e per affrontare le sfide quotidiane con maggiore lucidità e competenza.
Supervisione individuale, di gruppo e organizzativa
La supervisione si articola su più livelli:
- Supervisione individuale
- Supervisione di gruppo
- Supervisione organizzativa
L’approccio flessibile permette di rispondere in modo efficace alle diverse esigenze degli operatori, offrendo sia un supporto teorico che pratico ed emotivo. Gli interventi individuali sono orientati a fornire un sostegno personalizzato, mentre quelli di gruppo favoriscono il confronto e la condivisione delle esperienze. A livello organizzativo infine, la supervisione contribuisce a migliorare la coesione del gruppo e l’efficacia complessiva del servizio.
Supervisione per Territori, Servizi e Operatori
Nei territori di Varese, Saronno e Somma Lombardo, nei cinque ambiti del Consorzio pavese, nell’area del Vimercatese e Trezzese, a Vicenza, Merano e in Alto Adige, la Cooperativa Il Melograno CBM gestisce attività di supervisione che coinvolgono una varietà di gruppi di operatori che lavorano con differenti tipologie di beneficiari in contesti culturali molto differenti e con diversi modelli di intervento.
Partendo da un lavoro che indaga i bisogni e le risorse e coinvolge territori, servizi e operatori, i progetti di supervisione possono avvalersi della conoscenza necessaria a intercettare le peculiarità del territorio, in un’ottica di supporto alla costruzione di modelli di intervento efficaci e valorizzando le risorse specifiche. La co-progettazione e la condivisione dei passaggi cruciali con i committenti e gli operatori, consente di garantire i risultati, sia nei termini di efficacia degli interventi, sia a garanzia di un livello adeguato di benessere degli operatori.
L’approccio del Melograno CBM si articola in diverse fasi, che garantiscono un intervento mirato e flessibile, in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei contesti territoriali:
Fase 1: Analisi del bisogno e delle risorse
È la fase iniziale, cruciale per garantire che l’intervento di supervisione sia adeguato e rispondente alle reali esigenze degli operatori, del territorio e dei beneficiari. Attraverso strumenti come questionari online, incontri riflessivi e focus group, la Cooperativa raccoglie e analizza in dettaglio le esigenze formative e di supervisione, nonché le risorse presenti nei contesti territoriali. Questo processo permette di identificare con precisione le criticità operative e di configurare percorsi di supervisione personalizzati che potenzino i fattori protettivi e riducano quelli di rischio.
Fase 2: Co-Progettazione dei percorsi di supervisione
In collaborazione con i referenti dell’ente appaltante e territoriali vengono sviluppati i percorsi di supervisione. È la fase che prevede la condivisione degli obiettivi specifici, dei risultati attesi, dei contenuti e delle metodologie adottate. Il coinvolgimento attivo degli operatori sociali nella co-progettazione garantisce che le soluzioni adottate siano praticabili e sostenibili, migliorando così la qualità del servizio offerto.
Fase 3: Pianificazione operativa della supervisione
Fase operativa che comprende l’identificazione dei supervisori più adatti in base ai bisogni rilevati e alle specifiche formazioni e la co-costruzione della programmazione degli incontri, individuando cadenze e tempi adeguati per ogni specifica esigenza. È una fase fondamentale per armonizzare le esigenze della supervisione con quelle degli operatori e dei servizi, minimizzando l’impatto sull’operatività quotidiana e garantendo al contempo la qualità e l’efficacia del supporto offerto.
Fase 4: Avvio dei percorsi di supervisione
I percorsi di supervisione, pianificati in modo congiunto con i referenti dell’ente appaltante e dei servizi, includono diverse tipologie di intervento, a partire dalle tipologie definite dal PNRR e dal Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023: a) supervisione monoprofessionale di gruppo, b) supervisione monoprofessionale individuale, c) supervisione organizzativa d’équipe multidisciplinare; d) supervisione pedagogico educativa; e) supervisione metodologica; f) supervisione clinica; g supervisione normativa deontologica. Ogni tipologia è progettata per rispondere a specifiche esigenze ed obiettivi, fornendo un quadro teorico-metodologico e un supporto mirato e flessibile agli operatori coinvolti.