La Cooperativa ha presentato un progetto per il bando Case ai Lavoratori del Comune di Milano, che ha l’obiettivo di assegnare alloggi pubblici sfitti a enti pubblici, privati o del Terzo settore per offrire soluzioni abitative accessibili a chi fatica a trovarne sul mercato. Il Melograno capofila di una “cordata sociale” che include le cooperative HOMA e Condiviso ma anche una realtà privata, Giuffrè Francis Lefebvre
Una “cordata sociale” costituita da tre realtà no-profit e da una azienda del settore privato, Giuffrè Francis Lefebvre, per partecipare al progetto Case ai Lavoratori lanciato dal Comune di Milano. La Cooperativa sociale Il Melograno è il capofila di una delle sei proposte presentate a Palazzo Marino nei giorni scorsi in risposta al bando pubblicato a novembre 2023, che ha l’obiettivo di assegnare 300 alloggi pubblici sfitti a enti pubblici, privati o del Terzo settore per ristrutturarli e offrirli a canoni calmierati a chi fatica a trovarne a prezzi sostenibili sul mercato immobiliare milanese.
«La nostra è una risposta concreta a un bisogno sociale», sottolinea Mara Cappellini, presidente della Cooperativa Il Melograno che è attiva dal 1999 e garantisce servizi a oltre 7.500 persone con oltre 1.000 operatori in tutta la Lombardia.
Agli enti selezionati, l’amministrazione darà in gestione per 12 anni unità immobiliari di proprietà comunale localizzate principalmente nei quartieri Niguarda, Barona e Chiesa Rossa. Gli appartamenti saranno poi messi a disposizione a lavoratori e famiglie tramite contratti di affitto a canone concordato.
«Raccogliamo la sfida lanciata dal Comune di Milano con un progetto frutto del dialogo tra il privato no-profit e profit – spiega la presidente Cappellini – tra i nostri partner c’è infatti anche Giuffrè Francis Lefebvre, che aderisce per supportare in termini di welfare aziendale i propri dipendenti».
Con quella avanzata dalla Cooperativa Il Melograno insieme con i suoi partner, sono due le proposte arrivate da realtà associate a Legacoop in risposta al bando del Comune di Milano. Tra i progetti candidati, come riportato dalla stampa, c’è infatti anche quello di Uniabita con Cgil. «Un segnale concreto della vicinanza del mondo cooperativo al tema dell’abitare che, a Milano ma non solo, rappresenta una delle più evidenti problematiche odierne dove l’aumento dei prezzi nega di fatto l’accesso alla casa anche a molte categorie di lavoratori e alle loro famiglie – chiosa la presidente del Melograno – la nostra è la proposta che pone il tema in termini genuinamente sociali».
