A San Giuliano Milanese una struttura per nuclei monogenitoriali che arrivano da situazioni di violenza domestica
Uno spazio a difesa di madri in difficoltà e dei loro bambini. A San Giuliano Milanese la Cooperativa Il Melograno gestisce la Casa delle Mamme, che può accogliere fino a tre nuclei monogenitoriali mamma-bambino che arrivano da situazioni di violenza domestica. Lo spazio della Casa non solo restituisce una dimensione protettiva e di tutela ma garantisce anche uno spazio per ricrearsi una vita e di pensiero per se stesse.
L’appartamento è situato in una tranquilla zona residenziale vicino a tutti i servizi che il Comune offre. I percorsi di accoglienza vengono realizzati in co-progettazione con l’ente inviante e mirano, a partire dai bisogni e dalle risorse, alla costruzione di progetti educativi che attraverso l’utilizzo di buone pratiche accompagnino la donna con i propri bambini verso una progressiva e reale autonomia di vita.
Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.)
Si garantisce per ciascuna ospite l’elaborazione di un Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.), costruito insieme all’ente inviante e alla donna stessa. I progetti si caratterizzano per fornire alle donne un accompagnamento nella ricerca di un lavoro e di una casa e un supporto nella conoscenza dei servizi del territorio (sanità, scuole e altro).
Inoltre, la progettualità personalizzata mira a promuovere per le donne e i bambini accolti una nuova integrazione nel tessuto territoriale di riferimento, tentando di prevenire il riemergere di condizioni di disagio ed esclusione sociale. Ripartendo da un approccio autodeterministico e di ripresa di una propria dimensione che comprenda tutte le sfere di vita.
Fiducia in sé stesse e nuovo equilibrio personale e per i figli
Nel corso di 12/18 mesi le donne vengono gradualmente accompagnate in un percorso verso l’autonomia, pian piano riescono a ritrovare fiducia in se stesse, a riscoprire le energie per rimettersi in gioco e a trovare un nuovo equilibrio personale e per i propri figli. La co-abitazione tra nuclei diversi, pur con sue difficoltà, rappresenta un’occasione di confronto e supporto reciproco, soprattutto per i bambini.