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Accoglienza, Pieve Emanuele “Senza confini”

Set 26, 2025 | Migranti

Il 3 ottobre a Pieve Emanuele una serata per commemorare la strage di Lampedusa del 2013 e ragionare insieme su migrazione e accoglienza. Porteremo la nostra esperienza con il progetto SAI territoriale e i progetti di integrazione e inserimento lavorativo

Il  3 ottobre rappresenta una data che ogni anno, da undici anni, viene celebrata per richiamare alla memoria e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.

Per non dimenticare Lampedusa

La Giornata della memoria e dell’accoglienza è stata istituita ufficialmente nel 2016, in seguito al tragico naufragio in cui il 3 ottobre del 2013 al largo dell’isola di Lampedusa persero la vita 368 persone. Bambini, donne e uomini che cercavano di raggiungere l’Europa nel disperato tentativo di trovare sicurezza. Secondo l’OIM (International Organization for Migration), dal 2014 ad oggi sono oltre 30mila i migranti che risultano deceduti o dispersi nel Mediterraneo. 

L’accoglienza a Pieve Emanuele

A Pieve Emanuele si terrà una serata dedicata all’accoglienza organizzata dall’amministrazione comunale – dal titolo “Senza confini – L’abbraccio di Pieve Emanuele a chi cerca una vita migliore – in cui porteremo la nostra esperienza di accoglienza sui territori, le nuove strategie, le difficoltà, le opportunità. A partire ovviamente dal lavoro del nostro progetto SAI di Pieve Emanuele, che al momento ospita 12 persone da vari paesi del mondo (Pakistan, Nigeria, Cameroun, Tunisia, Bangladesh) che sono arrivati in Italia proprio attraversando i deserti, il mare e dopo indibicili sofferenze.

L’appuntamento è il 3 ottobre 2025 alle 18.30 presso la Sala consiliare di via Viquarterio. Dopo l’introduzione del sindaco Pierluigi Costanzo e dell’assessora alle Politiche sociali Margherita Mazzuoccolo si terrà un dialogo sull’accoglienza a Pieve Emanuele tra Stefania Campagna, coordinatrice del progetto SAI della Cooperativa Il Melograno, Yael Susanna Raimonde Pepe, mediatrice linguistico culturale del CAS Croce Rossa Italiana e un referente del Servizio centrale del Ministero dell’Interno.

A seguire, dopo la testimonianza di un cittadino accolto nel progetto SAI, il dibattito “La rete territoriale e informale dell’accoglienza” con Gemma Santoro, dirigente CPIA 3 Sud Milano, Marianna Pellegrino, docente dell’ICS Viquarterio di Pieve Emanuele, Don Mario Maggioni delle Parrocchie Maria Immacolata e Sant’Alessandro e Michelangelo Mecca del coordinamento Ramo B della Cooperativa Il Melograno, che porterà la nostra esperienza di integrazione e inserimenti lavorativi.

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