Notizie 

Continua la protesta dei caregiver in Lombardia

Ott 24, 2024 | Diritti, Disabilità, Notizie

Depositato il ricorso al Tar contro la Regione Lombardia per i tagli alle misure di sostegno B1 e B2

Sono passati cinque mesi dal momento in cui le famiglie di persone con disabilità e le associazioni riunite nel Comitato Caregiver Familiari B1B2 Affondate hanno depositato il ricorso al Tar contro la Regione Lombardia per i tagli alle misure di sostegno B1 e B2.

Manovra che ha portato la Regione a deliberare, in fretta e furia, nuove risorse per la misura B1. Restano però ancora aperte numerose criticità. La recente delibera regionale Dgr 2847 del 29 luglio 2024 ha evitato l’introduzione di una lista di attesa per l’accesso ai contributi, ma ha confermato un taglio di 85 euro al mese per migliaia di famiglie dal primo agosto 2024, lasciando irrisolti tutti i problemi che hanno spinto il Comitato ad agire e che creano un enorme preoccupazione nelle famiglie costrette a riprogrammare e ridurre le spese per tutti i servizi indispensabili per i familiari con disabilità. Da qui la decisione di impugnare anche questo provvedimento. Una mossa accompagnata dalla richiesta di un confronto con la Regione, spiegano dal comitato.

Perché, osservano le famiglie, “si prosegue a compiere passi falsi. Questa delibera, la quarta emessa dal dicembre 2023, prevede un investimento di 11 milioni di euro aggiuntivi, che però sono insufficienti a cancellare completamente i tagli già annunciati. Il contributo per le persone con disabilità gravissima assistiti da caregiver familiari è stato infatti ridotto e le famiglie colpite dal taglio potrebbero, forse, recuperare l’importo a fine anno solo presentando una specifica rendicontazione di servizi di sollievo. E molti caregiver non possono accedere a questo rimborso, lasciando così migliaia di famiglie in difficoltà, segnala il comitato. La delibera, spiegano i familiari delle persone con disabilità, “non risolve le altre gravi criticità già evidenziate nel nostro ricorso. In particolare: il taglio di 85 euro per i disabili gravissimi assistiti da caregiver familiari rimane in vigore; oltre 4 milioni di euro del fondo caregiver, destinato per legge a sostenere i familiari, sono stati dirottati verso altre voci, con solo una piccola parte che potrebbe essere recuperata a seguito di rendicontazioni; i ‘servizi’ promessi per il primo giugno non sono ancora stati avviati, e non vi è alcuna strategia o programmazione chiara per il loro sviluppo, complicato dal mancato aggiornamento dei Leps, Livelli essenziali delle prestazioni sociali, a livello nazionale”.

Aggiungono ancora le famiglie, “non è stata prevista alcuna iniezione di fondi per la misura B2, confermando un taglio del 75% sul contributo, che passa da 400 a un massimo di 100 euro, escludendo il 50% dei potenziali beneficiari per mancanza di risorse, e non c’è alcun confronto né chiarezza sulla programmazione per il 2025 del Fondo nazionale per la non autosufficienza (Fna). Alla luce di tutto questo, in accordo con l’avvocato Laura Andrao, il Comitato ha deciso di impugnare anche la Dgr 2847 come motivi aggiunti al ricorso già depositato. Il comitato ha inoltre “formalmente richiesto, tramite Pec, di essere convocato per collaborare alla definizione della nuova programmazione, visto che proprio l’assenza di ascolto delle famiglie ha generato la situazione attuale”. Al momento però non è arrivato un riscontro rispetto a questa richiesta, spiegano le famiglie. “Nonostante sia stata presentata da oltre una settimana, il Comitato Caregiver Familiari B1B2 Affondate non ha ancora ricevuto alcuna risposta dalla Regione”. “Non si vuole imparare nulla dagli errori del passato. Le famiglie però non accetteranno ulteriori tagli o soluzioni che tradiscano il duro lavoro e la lotta portata avanti in questi mesi. Siamo stanchi, sì, ma sempre più determinati a far valere i diritti delle famiglie e dei caregiver che rappresentiamo”, conclude il comitato.

Articoli correlati

Scopri tutti i nostri servizi e progetti

Il Melograno è anche Formazione