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Giorno della Memoria, una pietra d’inciampo a Segrate per Carlo Golinelli

Gen 31, 2025 | Comunicati, In evidenza

Condivisa dal Comune del Milanese la proposta della Cooperativa Il Melograno per ricordare un ragazzo deportato nel 1943 e morto a Mathausen a nemmeno 18 anni

In un comunicato pubblicato il 27 Gennaio, Giorno della Memoria, il sindaco di Segrate Paolo Micheli ha ufficializzato l’adesione, in collaborazione con la Cooperativa sociale il Melograno, editore del Giornale di Segrate, di collocare in città una pietra d’inciampo dedicata a un giovane cittadino deportato nel 1945 che morì a Ebensee, sottocampo di Mathausen, poco prima della sua liberazione.

Il campo di concentramento Ebensee dove morì il diciassettenne Carlo Golinelli

Le pietre d’inciampo – in tedesco stolpersteine – sono nate da un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa, attuata in numerosi paesi europei e anche in diverse città italiane, consiste nell’incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore con tutte le informazioni necessarie a ricordare le vittime del nazismo. 

A Segrate, Comune alle porte di Milano in cui ha sede la nostra cooperativa, si intende ricordare la figura di Carlo Golinelli – cui è dedicata una via nel quartiere di Lavanderie. Golinelli, arrestato e condannato come partigiano a 17 anni perché trovato in possesso di un fucile dalle SS, morì nel campo di Mauthausen nel 1945 a pochi giorni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le procedure per la posa delle pietre d’inciampo è  semplice, ma molto seria: si deve prima attuare una verifica storica della persona cui si vuole dedicare e poi aprire una procedura con l’organizzazione ufficiale in Germania che avvierà, attraverso degli artigiani autorizzati, la produzione della pietra con l’inserimento della stessa nel database internazionale ufficiale.  A quel punto, d’intesa col Comune di installazione – che diviene proprietario dell’opera – si organizza la cerimonia di inaugurazione.

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