Daniele De Luca, giornalista professionista, milanista. Dopo una lunga esperienza a Radio Popolare Milano, AGR, CNRMedia e altre collaborazioni da alcuni anni si occupa principalmente di comunicazione istituzionale e ufficio stampa.
Il DDL Sicurezza del Governo Meloni segna una grave svolta securitaria e mira a zittire il dissenso
«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare». Così scriveva il pastore Martin Niemoller nella Germania degli anni ’30.
Il DDL Sicurezza del Governo Meloni è un condensato di propaganda e populismo istituzionale. Accanto a misure “bandiera” della destra vi sono norme che sembrano pensate per zittire ogni dissenso. Anzi peggio, il dissenso viene criminalizzato. Emblematica la norma già ribattezzata anti-Gandhi: la resistenza passiva diventa un reato.
Ci dice Maso Notarianni, presidente di ARCI Milano: «Quando negli anni scorsi, dalle navi di soccorso delle ONG avvertivamo, anche con qualche disperazione, che le leggi repressive nei confronti dei naufraghi dei profughi e dei migranti erano solo l’inizio, una prova generale, le nostre parole si disperdevano nel vento o, peggio, venivano derubricate ad affermazioni di qualche antagonista se non addirittura di qualche tassista del mare. Poi è successo esattamente questo: abbiamo cominciato a togliere i diritti a chi si sposta da un paese ad un altro, e oggi siamo finiti a mettere in galera un operaio che fa un picchetto davanti alla fabbrica, a uno studente che occupa la scuola, a un gruppo di persone che si siede per terra in una protesta.
«Probabilmente allora qualcuno era distratto, certamente tutti siamo troppo spaventati perché il futuro è incerto, il mondo è pieno di guerre, la crisi di questo sistema continua a crescere e sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese, non riescono a curarsi, non riescono ad avere una casa perché gli affitti sono oramai riservati a chi si può permettere cifre folli continua Notarianni – alla paura e allo smarrimento, soprattutto dati da cose ignote o incomprensibili, e francamente questo sistema tardo-capitalista è divenuto incomprensibile ai più, si tende a rispondere (per questioni etologiche) con l’aggressività. E la richiesta di legge e ordine è una richiesta tipicamente aggressiva. I regimi legge e ordine nascono, nella storia, quando il popolo ha paura. E quando la propaganda sposta la mira dai problemi reali – la disuguaglianza e lo spropositato accumulo di ricchezze, l’ipersfruttamento della natura che tanti danni sta causando – a “spaventapasseri” assolutamente innocui come le migrazioni o le proteste pacifiche e democratiche di lavoratori e studenti, bisogna reagire».
Prosegue il presidente di ARCI Milano: «Per la sicurezza ci si deve battere con ogni mezzo, ma la sicurezza si ottiene facendo diventare di tutte e di tutti i diritti sanciti dalla Costituzione una prospettiva reale, possibile e raggiungibile. Non ci sono più scuse per non farlo, nemmeno quella della mancanza di risorse. Le risorse ci sono nelle stratosferiche ricchezze di pochi e nella gigantesca evasione ed elusione fiscale».
Cosa prevede il DDL Sicurezza
Resistenza passiva in carcere e nei centri per migranti
Uno dei nuovi reati previsti riguarda la partecipazione a rivolte o resistenze passive nei penitenziari e nei centri di accoglienza per migranti. Chiunque prenda parte a tali azioni potrà essere punito con pene che vanno da uno a cinque anni di reclusione.
Detenute madri
Una delle misure più discusse è l’eliminazione del rinvio obbligatorio della pena per le madri detenute con figli fino a un anno. Secondo il centrodestra, questa misura mira a contrastare il fenomeno delle borseggiatrici rom, sebbene le opposizioni abbiano sollevato dubbi sulla sua efficacia e costituzionalità. Il testo prevede la possibilità di non differire automaticamente la pena per queste donne, una scelta che ha suscitato critiche. Forza Italia ha già proposto una modifica per ripristinare l’obbligo di trasferire le madri con figli di età inferiore a un anno in strutture alternative al carcere, al fine di garantire condizioni più umane.
Equiparazione della canapa industriale alla droga
Un emendamento del governo equipara le infiorescenze della canapa industriale alla droga, imponendo il divieto di importazione, vendita e distribuzione. Questa norma ha incontrato forti critiche dagli operatori del settore, preoccupati per le ripercussioni economiche e occupazionali.
Norme contro le proteste No-Ponte e No-Tav
Il ddl introduce aggravanti per chiunque commetta violenze o minacce contro un pubblico ufficiale al fine di impedire la realizzazione di opere pubbliche o infrastrutture strategiche come il Ponte sullo Stretto o la Tav.
Pene più severe per i danni durante manifestazioni
Le pene per il danneggiamento in occasione di manifestazioni pubbliche vengono inasprite, con la reclusione che può arrivare fino a cinque anni. Viene inoltre esteso l’ambito di applicazione del Daspo urbano, permettendo al questore di vietare l’accesso a determinate aree a chi è stato denunciato o condannato per reati legati a infrastrutture di trasporto. Viene ampliato poi l’ambito di applicazione dell’arresto in flagranza differita prevista per il reato di lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio anche ai casi in cui il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Misure per le forze dell’ordine e altre novità
Tra le altre misure approvate, vi è l’autorizzazione per gli agenti di sicurezza a portare alcune tipologie di armi anche fuori servizio, e l’incremento delle spese legali anticipate per gli atti compiuti durante il servizio. È prevista inoltre l’introduzione delle bodycam per gli agenti e restrizioni sulla vendita di Sim agli stranieri extra-Ue senza permesso di soggiorno.
Reato di occupazione arbitraria
Il DDL prevede pene severe per chi occupa illegalmente immobili, che possono arrivare fino a sette anni di reclusione. Anche chi coopera nell’occupazione o riceve denaro per agevolare l’occupazione è soggetto a sanzioni.