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Inclusione lavorativa, apre il cantiere verso gli Stati generali

Giu 13, 2025 | Progetti

Si è svolto il 10 giugno a Roma, presso la sede di Legacoop, il primo tavolo nazionale del Gruppo Inclusione lavorativa Legacoopsociali, un importante momento di confronto per rafforzare le politiche di inclusione socio-lavorativa e il ruolo delle cooperative sociali di tipo B. La Cooperativa sociale Il Melograno era presente all’incontro, a testimonianza del proprio impegno su questi temi e della volontà di portare il proprio contributo alla costruzione di una strategia condivisa a livello nazionale.

L’incontro del Gruppo Inclusione lavorativa Legacoopsociali ha visto la partecipazione di 85 rappresentanti di 74 cooperative. A introdurre i lavori, il presidente nazionale di Legacoopsociali, Massimo Ascari e il presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia e coordinatore del tavolo, Paolo Felice, che ha delineato gli obiettivi dell’iniziativa: riportare al centro istanze rimaste “ai margini”a lato”, condividere esperienze e buone pratiche, costruire un dialogo finalizzato all’elaborazione di politiche pubbliche concrete.

Le cooperative sociali di tipo B

Le cooperativa sociale di tipo B, così come definisce l’art. 1 della legge 381 del 1991, svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Queste cooperative operano in settori produttivi o di servizio (come agricoltura, artigianato, ristorazione, pulizie, manutenzione, ecc.) e si caratterizzano per offrire opportunità di lavoro a soggetti che, per varie ragioni — come disabilità, dipendenze, detenzione o disagio psichico — incontrano difficoltà ad accedere al mercato del lavoro tradizionale. Le cooperative di tipo B coniugano quindi l’attività economica con la missione sociale, contribuendo all’inclusione e all’autonomia delle persone svantaggiate attraverso il lavoro.

Le questioni aperte

Molti i temi messi a fuoco durante l’incontro, emersi dagli interventi dei partecipanti e dai territori:

  • Codice dei contratti: opportunità, limiti e rischio dumping
  • Revisione della Legge 381/91 alla luce dei cambiamenti normativi e delle nuove vulnerabilità sociali
  • Definizione di “svantaggio” e centralità dell’inserimento come progetto di vita, non solo come collocamento lavorativo
  • Dialogo con la Pubblica Amministrazione: co-progettazione, affidamenti e sfide del dialogo pubblico-privato
  • Formazione dei tutor e degli operatori, in risposta alla crescente complessità dei contesti lavorativi
  • Valore identitario e territoriale delle cooperative sociali, viste come attori di sviluppo e presidio locale

Numerosi interventi hanno sottolineato anche la necessità di fare rete tra cooperative, aggiornare l’analisi costi-benefici delle politiche di inserimento e valorizzare l’impatto economico e sociale delle cooperative B, oggi spesso sottostimato.

Il coordinatore Paolo Felice ha chiuso i lavori rilanciando l’urgenza di una visione politica condivisa, basata sulla giustizia lavorativa e sull’inclusione socio-economica. In quest’ottica, il tavolo ha individuato aree prioritarie di lavoro per i prossimi mesi: la revisione del quadro normativo, la co-progettazione e la relazione con le PA, il dialogo con il privato, la formazione e l’aggiornamento professionale. Sono previsti sottogruppi tematici di lavoro che svilupperanno proposte concrete su ciascuno di questi ambiti.

Il Melograno e l’inserimento lavorativo

La Cooperativa Il Melograno, attraverso le attività del ramo B, promuove dal 1998 l’inclusione lavorativa attraverso percorsi su misura per persone con fragilità affiancando imprese e istituzioni nel generare valore sociale misurabile. La cooperativa realizza diversi tipi di inserimenti socio-lavorativi, finalizzati all’inclusione di persone svantaggiate attraverso varie modalità, tra cui:

  • Assunzioni ai sensi della Legge 381/91, rivolte a soggetti svantaggiati (es. disabili, ex detenuti, persone in trattamento psichiatrico o con dipendenze, minori in difficoltà).
  • Tirocini extracurriculari e borse lavoro, promossi con agenzie accreditate (es. Afolmet), utili alla formazione, orientamento e reinserimento, con tutoraggio interno e monitoraggio finale.
  • Lavori di Pubblica Utilità (LPU) e Messa alla Prova (MAP), attivati tramite convenzione con il Tribunale di Milano, per condannati ammessi a misure alternative; prevedono supervisione, sorveglianza sanitaria e report all’UEPE

Stati generali della cooperazione sociale: appuntamento a Fabriano

Durante l’incontro è stata presentata la seconda tappa degli Stati generali della cooperazione sociale, che si terrà a Fabriano il 3 e 4 luglio 2025 ed è dedicata al tema dell’inclusione lavorativa.

Foto di copertina Legacoopsociali (Facebook)

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