Dalla primavera del Milan alla Nazionale di calcio femminile afghana. Nazira Khair Zad era arrivata in Italia del 2021 e ha iniziato la sua nuova vita in Europa con il supporto alla nostra Cooperativa. La “favola” di Nazira continua. E proviamo un certo orgoglio nel vedere queste immagini della “nostra” calciatrice preferita dalla Germania.
La nazionale afghana
Nazira si allena e gioca con la nazionale femminile afghana che è tornata a disputare una partita dopo quattro anni in occasione della FIFA Unites Women’s Series 2025 disputata in Marocco in questi giorni. La nazionale, formata da atlete rifugiate, è riconosciuta dalla FIFA e non certo dal governo talebano che ormai in tutto il paese vieta alle ragazze non solo di praticare qualsiasi sport ma anche di poter studiare oltre la quinta elementare. Una tragedia ormai sotto silenzio, da quando l’occidente ha vergognosamente abbandonato il paese nell’agosto 2021.

Proprio in quei giorni Nazira riuscì a fuggire in aereo da Kabul per poi arrivare in Italia ed essere accolta proprio dalla nostra cooperativa. La sua storia è stata raccontata dalla RAI dal Corriere della Sera e da Avvenire. Abbiamo anche combattuto per permettere il ricongiungimento familiare con la sua famiglia, ma purtroppo le leggi sull’immigrazione italiane non lo hanno consentito (eppure tanti politici si riempiono la bocca sull’umanità del nostro Paese, su come difendiamo i diritti delle donne, di quanto siamo bravi e accoglienti con chi scappa da violenze soprusi e torture…).
Oggi quindi Nazira è in Germania con la sua famiglia. E proprio nei giorni scorsi ha raggiunto un altro importante obiettivo non solo sportivo. “Ho realizzato uno dei miei sogni più grandi: ho completato la Maratona di Francoforte in 5 ore e 14 minuti – ha commentato – ma per me la maratona non è una questione di gambe, è una questione di cuore. Ogni passo è stata una storia di pazienza, speranza e fede. Dedico questa medaglia alle ragazze coraggiose e zittite dell’Afghanistan, ragazze che vivono sotto il regime dei talebani, ma che portano ancora nel cuore il sogno di correre, sorridere e vivere libere. Siete state la mia ispirazione a ogni passo, a ogni respiro, a ogni lacrima e a ogni sorriso lungo il cammino”.
A Nazira e tutte loro il nostro più grande abbraccio.



