Notizie 

La violenza (cercata) di Trump

Gen 31, 2025 | Disabilità, Inclusione

Il neo Presidente USA ha lanciato la ‘guerra alle minoranze”. Quindi, ha scelto di crearne

 «Solo le persone con le più alte attitudini possono fare certi mestieri. Devono essere le persone con l’intelletto più elevato e psicologicamente superiori ad essere ammesse a qualificarsi come controllori di volo». Così Donald Trump dopo l’incidente aereo di Washington dello scorso 30 gennaio quando un elicottero e un aereo militare sono entrati in collisione. Sessantasette vittime, la tragedia aerea più grave negli USA dal 2001.

«Certi lavori vanno fatti solo da persone con intelletto elevato»

A parte la facile battuta che lo stesso metro dovrebbe valere anche per un Presidente di una Confederazione di Stati, la frase di Trump oltre che falsa, oltraggiosa e volgare, segna il senso della sua presidenza: gettare fango, bugie, falsità per cercare ogni volta un nuovo nemico da dare in pasto all’ignoranza.

Sopra, Trump mentre deride il giornalista disabile Serge Kovaleski (Premio Pulitzer) durante un comizio nel 2015

Le reazioni alle parole di Trump

Che le dichiarazioni di Trump siano state considerate offensive e discriminatorie dalle associazioni per i diritti delle persone con disabilità, e non solo, non è quasi una notizia. La American Association of People with Disabilities ha dichiarato che in questo modo il presidente promuove un’agenda contro la diversità che renderà l’America meno sicura.

«Le persone disabili sono presenti in tutti i settori della società. Fanno lavori in settori tecnologicamente avanzati, sono molto attente ai dettagli e lavorano probabilmente meglio di tante altre persone. Questo il il commento Maureen Devaney, co-direttore esecutivo della ong Vision For Equality.

Il Presidente di Legacoopsociali Massimo Ascari avverte invece in un comunicato stampa che “siamo di fronte a enormi passi indietro rispetto al percorso di empowerment e autonomia delle persone con disabilità fisica o psichica portato avanti da decenni di battaglie a livello internazionale e nel nostro Paese, con la cooperazione sociale in prima linea”, auspicando che “il nostro Paese si discosti da questa visione e che porti avanti il discorso fatto in tanti anni per affermare autonomia e pari opportunità senza rischi di nuove discriminazioni”.

Creare nuove “minoranze”

Il punto è che Trump punta esattamente a creare nuove ‘minoranze’ per attaccare segmenti dell’opinione pubblica, creare odio, gettare confusione, fomentare la guerra tra poveri. Non si deve nemmeno citare il fatto che non c’era nessuna persona disabile in quella torre di controllo in quel momento. Non è già più il tema. La bugia, la provocazione, è già passata, ha già vinto.

Il punto è che la violenza del linguaggio di Trump, gettata a caso ora contro i trans ora contro i “migranti che mangiano i gatti” ora contro i disabili punta e ad abbattere parole chiave come “equità, diritti, rispetto, dignità” su cui almeno gli Stati Uniti d’America erano rimasti, sulla carta, paladini nel mondo.

Trump sgombra il campo da ogni equivoco: non c’è più spazio per voi. Ciascuno di noi prima o poi può finire in una ‘minoranza’. Si deve stare invece nella grande massa immobile, assuefatta e silente. Non c’è più spazio per le differenze, i poveri sono un fastidio, i disabili una scocciatura, i giudici un ingombro. Il ‘pensiero critico’ è una provocazione. È una “cultura” del disprezzo quella che persegue il nuovo Presidente USA, favorito dagli algoritmi di Musk che sa bene che la prima regola nel mondo social è sparare bugie, inondare il web di falsità, gettare fumo.

Articoli correlati

Scopri tutti i nostri servizi e progetti

Il Melograno è anche Formazione