Ragazze e ragazzi del Centro diurno disabili di Pieve Emanuele “impegnati” in un tour culinario del territorio con il progetto “Il giro del mondo in 6 Cucine”
Prima tappa, Istanbul. Cioè, non proprio, per meglio dire Locate Triulzi che non è proprio la stessa cosa del Corno d’Oro. Ma tant’è, a tavola sembrava proprio di essere a Istanbul. Basta guardare il menu.
Kebab Tantuni: piatto tipico della città di Mersim composto da carne di agnello o manzo con spezie e pane. Poi Lekender Kebab: fette sottili di carne su pane pita con salsa di pomodoro, burro fuso e yogurt. A chiudere, Surac, un dolce di riso e latte alla vaniglia, Lokum, dolce al pistacchio aromatizzato con acqua di rosa e i classicissimi Baclawa, pasta sfoglia con pistacchio, burro e sciroppo di zucchero.

«Viaggiare nel mondo attraverso nuovi sapori scoprendo e imparando usi e abitudini di altri popoli è un’esperienza bellissima. Abbiamo preparato questo tour di sei mesi nei ristoranti etnici del territorio per far scoprire a i nostri ragazzi e alle nostre ragazze pezzi di mondo che altrimenti difficilmente potrebbero incontrare. E lo facciamo preparandoli, raccontando loro di questi paesi lontani. Conoscere abitudini diverse, sapori differenti. È un bellissimo progetto di cui andiamo fieri», dice Eleonora Parzini, anima e referente del Centro diurno di Pieve Emanuele. Che è diventato crocevia di culture e tradizioni con un percorso di preparazione a questo tour gastronomico con tanto di mappamondo e immagini di alimenti e pietanze studiati… sulla carta prima dell’assaggio vero e proprio.

Il progetto, dal titolo Il giro del mondo in 6 Cucine, avrà la durata di sei mesi. E alla fine tutti i ragazzi e le ragazze de L’Airone faranno la classifica dei migliori piatti gustati e realizzeranno un vero e proprio attestato che verrà consegnato al ristorante più votato. Aspettiamo con ansia la seconda tappa, ma non anticipiamo nulla per lasciarvi la curiosità di scoprire con noi altri paesi del mondo!