Notizie 

L’integrazione alla lavagna: un anno di corso di italiano per donne straniere

Lug 10, 2024 | Migranti

Si è conclusa la prima edizione del progetto partito lo scorso ottobre in collaborazione tra Il Melograno, Comune di Carpiano e ASSEMI. Venti le donne partecipanti, provenienti da dieci Paesi diversi

Venti donne, tra i 20 e i 60 anni, provenienti da tredici Paesi diversi, riunite insieme per imparare meglio l’italiano. Il progetto, aperto a tutte le donne e gratuito, si è sviluppato da ottobre 2023  a giugno 2024, ed è stato organizzato dal Comune di Carpiano con ASSEMI – Azienda Sociale Sud Est Milano e con la Cooperativa Il Melograno.

La sperimentazione

Si trattava di una “debutto”: per il primo anno infatti il corso, che solitamente viene tenuto ai beneficiari dei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) territoriali, si è aperto all’esterno, includendo tutte le donne straniere che desiderassero partecipare.

Didattica, ma anche relazioni

«È stata un’esperienza bellissima – dice Ornella Pittà, l’insegnante di italiano de Il Melograno che ha lavorato al progetto con la collaborazione di Samira Ridati, mediatrice culturale della cooperativa – non solo, perché durante l’anno si sono potuti vedere concreti progressi da parte delle partecipanti, ma soprattutto perché si è creato un bel gruppo, una rete di relazioni importanti per tutte le donne coinvolte». Le corsiste si trovavano una volta la settimana, fino a febbraio, poi due volte sempre all’interno del centro civico comunale in via San Martino, ed erano divise in due gruppi, a seconda del livello di competenza nella lingua italiana: «C’erano signore che già da molti anni sono in Italia e quindi desideravano migliorare il livello di apprendimento, ma anche persone che avevano conoscenze molto limitate e anche una partecipante che non sapeva né leggere, né scrivere, nemmeno nella propria lingua madre – racconta l’insegnante – ho lavorato su più livelli e per tutti c’è stato un grande miglioramento, ma soprattutto l’acquisizione di una maggiore sicurezza in loro stesse. In questo è stato di grande aiuto avere la collaborazione della psicologa della cooperativa Valentina Danielis che ha partecipato a due incontri».

La festa di fine corso con le partecipanti negli abiti tradizionali dei loro Paesi di provenienza

Le festa finale con abiti e pietanze tradizionali

Tanti i Paesi rappresentati dalle iscritte al corso: Pakistan, India, Brasile, Kazakistan, Russia, Ucraina, Moldavia, Afghanistan, Marocco, Egitto, Kenia, Costa d’Avorio e Perù. «Si è creato uno spirito di grande collaborazione tra tutte e anche di amicizia. Abbiamo organizzato un momento conviviale finale dove molte partecipanti si sono presentate con i loro abiti tradizionali, portando cibi tipici dei rispettivi Paesi ed è stato un momento davvero molto bello, in cui ci si è sentiti vicini».

Creare reti di solidarietà

Inclusione significa anche questo: aprirsi al territorio, creare reti di solidarietà, favorire lo scambio e il confronto, offrire strumenti per una comprensione reciproca. Quello di Carpiano è un piccolo esempio di come si possa portare valore in una comunità, che può diventare un modello da promuovere e replicare. Il corso era stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Carpiano, “perché l’integrazione parte proprio dalla possibilità di saper comunicare in maniera autonoma”. L’auspicio è che il progetto possa proseguire per dare continuità al lavoro svolto.

Articoli correlati

Scopri tutti i nostri servizi e progetti

Il Melograno è anche Formazione