Gli educatori delle comunità residenziali hanno incontrato gli esperti del Servizio dipendenze in un’iniziativa di informazione e aggiornamento presso “Il Mandorlo”
Conoscere le nuove droghe e le nuove forme di dipendenza per prevenire e intercettare le situazioni di bisogno emergenti con risposte tempestive ed efficaci. Questo l’obiettivo dell’incontro organizzato presso la Comunità Il Mandorlo di Milano con il Ser.D di Limbiate, che ha dato l’opportunità all’équipe educativa de Il Melograno di raccogliere l’esperienza di un educatore professionale del Servizio e analizzare le tematiche legate ai vari tipi di dipendenza, dall’uso di sostanze o di tipo comportamentale, come ad esempio la ludopatia e le nuove forme legate anche al mondo digitale.
Le nuove droghe
Nel confronto, durato un paio d’ore, gli operatori – che sono impegnati quotidianamente nella gestione di comunità residenziali, anche per minori, nell’area metropolitana milanese – hanno potuto tra l’altro approfondire la conoscenza delle nuove droghe, tra cui gli psicofarmaci assunti anche con pericolosi mix, il cui uso (e abuso) è crescente nel Milanese anche per i costi più bassi rispetto alle droghe più note come cocaina ed eroina, situazione da monitorare con attenzione anche lavorando sulla consapevolezza degli effetti e dei rischi. Un focus è stato dedicato anche alle nuove forme di dipendenza, che vanno oltre le sostanze tradizionali come alcol e droghe. Queste dipendenze si riferiscono infatti anche a comportamenti e attività che possono diventare compulsivi e interferire con la vita sociale quotidiana di una persona, sulle relazioni personali e sul rendimento lavorativo o scolastico, simili a quelli causati dalle dipendenze da sostanze. Alcune di queste sono legate al mondo digitale e quindi la dipendenza da smartphone, dai social media e dai vidoegiochi, dalla pornografia online.
Affrontare le dipendenze da un punto di vista educativo
L’incontro con l’esperto del Ser.D, esteso in modo trasversale anche alle assistenti sociali della cooperativa impegnate nell’ambito della residenzialità, è servito a fornire informazioni e strumenti aggiornati per affrontare la problematica delle dipendenze da un punto di vista educativo. L’iniziativa, in questa fase dedicata ai soli operatori, vuole essere un momento di formazione da proseguire con una seconda tappa con un taglio informativo di tipo medico, per poi finalizzarsi in un incontro di tipo informativo ed esperienziale per gli ospiti delle comunità.
