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Pieve Emanuele “Senza confini”, i rifugiati dei progetti SAI incontrano i cittadini e le associazioni

Ott 4, 2024 | In evidenza, Migranti, Servizi

Giovedì 3 ottobre una bella occasione di scambio e conoscenza reciproca in occasione della Giornata delle Memoria e del’Accoglienza

Un momento di dialogo e conoscenza reciproca, aprendosi a una comunità accogliente che ha risposto con interesse e partecipazione. Abbiamo scelto di celebrare così il 3 ottobre, la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza in ricordo del naufragio di Lampedusa del 2013. Guardando al presente e al futuro, nel ricordo di quelle 368 persone che persero la vita nel viaggio per cercare una vita migliore.

Nell’ambito della rassegna “Senza confini” del Comune di Pieve Emanuele, arrivata alla seconda edizione, Il Melograno ha organizzato un incontro con i beneficiari dei progetti SAI territoriali. Giovedì sera, nel salone della sede di via della Comunità 2, cittadini, istituzioni e associazioni locali hanno potuto ascoltare le storie dei rifugiati – provenienti da Pakistan, Somalia, Mali, Ucraina, Costa d’avorio, Marocco – accolti nei percorsi di integrazione e negli alloggi di housing sociale gestiti dalla cooperativa a Pieve Emanuele.

Il sindaco Pierluigi Costanzo e l’assessora alle Politiche sociali Margherita Mazzuoccolo con i beneficiari e l’équipe del progetto SAI

Ad aprire l’incontro sono stati il sindaco Pierluigi Costanzo e l’assessora alle Politiche sociali Margherita Mazzuoccolo, che hanno partecipato all’iniziativa insieme a diversi rappresentanti del mondo associativo del territorio, al parroco e alla Caritas cittadina. Presente anche il vicepresidente della cooperativa Il Melograno, Francesco Gatti, il referente Niccolò Motta e la coordinatrice dei progetti SAI Eleonora Giannetti che ha “intervistato” i rifugiati che hanno raccontato la loro esperienza nel progetto e le loro speranze per il futuro.

C’è chi vuole continuare a studiare, chi sta imparando un mestiere, chi sogna di avviare un’attività imprenditoriale. Tante le storie, tenute insieme da filo comune: l’impegno per trovare, per sé e la propria famiglia, una propria autonomia una volta usciti dal progetto SAI. A supportarli, non soltanto gli operatori dell’équipe del Melograno, ma anche la comunità di Pieve Emanuele che ha potuto già conoscerli grazie alla partecipazione a numerose iniziative dallo sport all’ambiente fino ai tradizionali momenti di ritrovo della città, come la “Festa dei Popoli”.

Al termine del dialogo, tutti i presenti hanno condiviso un delizioso aperitivo multietnico preparato dai beneficiari e gli operatori del progetto SAI insieme all’associazione Pieve Insieme. Un momento di incontro e integrazione anche… a tavola, con pietanze delle tradizione italiana accompagnate da quelle dei paesi d’origine dei rifugiati.

L’aperitivo multietnico preparato in collaborazione con l’associazione Pieve Insieme

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