Da settembre 2023 le attività di prevenzione del burnout degli assistenti sociali e degli operatori sociali che lavorano nei servizi, previste dalla Missione 5 del PNRR: diversi gli ambiti e i soggetti attuatori coinvolti in tutta la Lombardia.
Percorsi di confronto e condivisione per supportare gli operatori sociali e prevenire il fenomeno del burnout, la sindrome da esaurimento professionale che può colpire chi lavora quotidianamente nella relazione di aiuto, con persone – adulti, minori, famiglie – che vivono situazioni di criticità, violenza, fragilità.
Dal settembre 2023 la Cooperativa Il Melograno è operativa in differenti ambiti territoriali lombardi con interventi di supervisione secondo la linea progettuale PNRR inserita nella Missione 5 “Inclusione e coesione” e in particolare nel sub-investimento 1.1.4 (“Rafforzamento servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burnout tra gli operatori sociali”).
Gli interventi di supervisione progettati ed erogati da Il Melograno attraverso i propri professionisti mirano a migliorare le competenze e le capacità di lavoro sui casi e sulle situazioni ad alta intensità stressogena riducendo i fattori di rischio e potenziando quelli protettivi. Si tratta di interventi sia di tipo monoprofessionale, dedicati in particolare agli assistenti sociali, sia multiprofessionale rivolti anche a psicologi, educatori e pedagogisti.
Le attività di supervisione, iniziate a settembre 2023, proseguiranno fino al 2026 e sono state precedute da rilevazioni quali-quantitative del fabbisogno tramite focus group e questionari individuali per misurare gli indicatori di burnout.
Oltre 190 gli operatori sociali coinvolti dagli interventi di supervisione
Diversi i territori e i soggetti attuatori beneficiari delle supervisioni della Cooperativa Il Melograno previste da questo specifico progetto legato al PNRR: si va dagli ambiti di Pavia e Varese a Saronno e Somma Lombardo, coinvolgendo più di 24 gruppi di operatori e oltre 190 operatori sociali.
Il percorso di contrasto alla sindrome da burnout, che agisce sui differenti fattori che la caratterizzano, emotivi ma anche organizzativi, si basa sull’engagement degli operatori e sulla loro partecipazione attiva, sulla valorizzazione di esperienze e competenze professionali. Prevede la creazione e il consolidamento di modelli e pratiche di supervisione strutturata che possono essere utilizzate dagli assistenti sociali e dagli operatori sociali per migliorare l’efficienza delle prese in carico e rafforzare il lavoro di rete: un lavoro centrato sulla reciprocità con l’obiettivo di valorizzare le risorse degli operatori e del territorio, ridurre l’ansia e aumentare la fiducia in sé e nel gruppo di lavoro per ridurre e gestire il distress.
Un percorso che, nel sostenere e consolidare le competenze degli operatori dei servizi sociali dei territori, agisce sulla qualità degli interventi erogati, sull’efficacia e tempestività delle risposte, sulla relazione e sul benessere dei beneficiari.