Anche il Melograno tra i protagonisti dell’iniziativa, meritoria, del Comune
Lunedì 3 ottobre, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, presso il Comune di Pieve Emanuele si è svolto un evento molto significativo in occasione della giornata della memoria e dell’accoglienza, dal titolo “Senza confini: l’abbraccio di Pieve Emanuele a chi cerca una vita migliore”, in cui sono intervenute le realtà che si occupano di accoglienza sul territorio; tra le più significative il Sai gestito dalla nostra cooperativa.
Stefania Campagna, coordinatrice del servizio, ha raccontato l’esperienza del SAI il lavoro dell’équipe multidisciplinare al servizio dei progetti di accoglienza, gli obiettivi che con fatica sono stati raggiunti negli ultimi due anni, garantendo a tutti i beneficiari accolti l’uscita dal progetto con un inserimento lavorativo e alloggiativo stabile.
Si è parlato di integrazione, accoglienza, incontro, diritto alla protezione, diritto al futuro, sfide sempre più difficili nel nostro tempo, dai costi umani altissimi e inaccettabili.
Emblematiche le parole del beneficiario afghano, che nel naufragio di Cutro del 26 febbraio ha perso sua cugina e che nel progetto SAI sta cercando di costruire un futuro diverso per sé: “se il mare avesse potuto percepire quello che stava succedendo, si sarebbe certamente ritirato per risparmiare la vita di tutte quelle persone”.
E al termine della serata, un messaggio forte e significativo dell’Amministrazione comunale di Pieve, risultato del lavoro integrato al servizio di un progetto collettivo di cui la cooperativa è parte integrante dal 2013 con diversi progetti di accoglienza (dall’Emergenza nord africa, ai progetti CAS Ucraina), e di una comune assunzione di responsabilità: l’attribuzione simbolica della cittadinanza a 29 bambini stranieri residenti nel comune di Pieve. Un segnale di speranza, ma anche e soprattutto di impegno sociale, che ci troverà sempre pronti a fare la nostra parte.
