“Vengo anch’io, no tu no” è il titolo di un celebre brano di Enzo Jannacci, il cantante che, più di ogni altro, ha parlato di inclusione sociale e della vasta umanità che abita le strade e i territori che ci circondano. Scriviamo da Milano e abbiamo gli uffici a pochi metri di distanza dal “Stradun per andare all’Idroscalo”, come Jannacci racconta in un’altra sua indimenticabile storia di emarginazione sociale.
“Vengo anch’io” è, anche per questo, il titolo che abbiamo scelto per il nostro blog, uno spazio aperto che vogliamo dedicare a una riflessione seria ma mai seriosa, capace – se ci riusciremo – di integrare e di contaminare lessici, linguaggi e pensieri, per provare a trovare chiavi di lettura complesse a problemi complessi, per offrire punti di vista divergenti e non per forza omologati, per aprirsi a riflessioni e a discussioni, per raccontare il mondo come lo vediamo da un osservatorio in fondo privilegiato, considerati i bisogni che incrociamo e le diverse situazioni cui siamo quotidianamente chiamati a dare risposta.
Proviamo a scrivere e a dire la nostra prendendo spunto da ciò che succede intorno a noi, guardando agli orientamenti normativi e alle scelte politiche, all’evoluzione dei fenomeni culturali, a come la società cambia e tende ad andare, sempre parafrasando Jannacci, “fuori tempo”. Un luogo virtuale, speriamo non banale, pronto ad ospitare i contributi di chi vorrà provare a dire la sua.
Se volete partecipare non esitate a scrivere un pezzo e ad inviarlo a blog@ilmelogranonet.it: la nostra redazione lo valuterà e vi contatterà per una eventuale pubblicazione.