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Colorare il quartiere, costruire legami: la street art che rigenera

Lug 18, 2025 | Adolescenti, Servizi

Le ragazze e i ragazzi del C.A.G. Il Labirinto di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, stanno realizzando due murales per rigenerare le pareti attorno allo spazio. Un’altra tappa del percorso che li vede protagonisti, tra creatività e partecipazione, attraverso i linguaggi dell’arte urbana

La street art per conoscersi, collaborare, educare. E per lasciare tracce importanti nel proprio quartiere, in quella “giungla d’asfalto” fatta di verde e palazzi, legami e storie che si intrecciano.

Il C.A.G. Labirinto di Cernusco sul Naviglio continua a sperimentare con l’arte urbana. E neanche il caldo ha fermato ragazze e ragazzi dello storico centro di aggregazione giovanile della Martesana, che negli ultimi giorni hanno lavorato con gli educatori della Cooperativa sociale Il Melograno – che gestisce lo spazio – alla creazione di due murales di grandi dimensioni, destinati a colorare l’area attorno alla sede. Un progetto di rigenerazione per esprimersi e coinvolgere. Quasi cinquanta gli “apprendisti writer” tra i 13 e i 16 anni che vi hanno partecipato.

La “giungla d’asfalto”

Due i soggetti scelti: il primo, già ultimato, raffigura proprio quella giungla d’asfalto da cui siamo partiti, sulla scia – e le note – della Concrete Jungle di Bob Marley, potente metafora del desiderio di libertà e felicità nell’ambiente urbano ricco di contraddizioni. Il secondo, appena iniziato, è invece una dedica importante al quartiere che ospita il C.A.G. e sarà svelato nelle prossime settimane.

Tra arti visive e musica

Quello della street art è un filone destinato a proseguire anche nei mesi futuri, in sintonia con la vocazione creativa del “Labirinto”, dove anche la musica è protagonista grazie alla sala prove, recentemente attrezzata e rinnovata grazie al bando “Svolta!” di YouthBank Adda Martesana, che ha premiato progetti di protagonismo giovanile.

I murales per la Pace e il “no” alla violenza di genere

Il percorso ha vissuto altre due tappe significative: lo scorso maggio, con il ripristino del murales Arcobaleno sul ponte di via Leonardo da Vinci – decorato con forme e disegni dedicati a pace, inclusione e rispetto – e, a fine 2023, con un’esperienza di street art collettiva e intergenerazionale per dire no alla violenza di genere.

Non solo. L’idea della street art come forma educativa e di dialogo è stata anche al centro, qualche mese fa, di un convegno dedicato ai temi della sicurezza, organizzato dallo stesso C.A.G. Un’occasione per lanciare un messaggio chiaro: non bastano repressione e punizione per affrontare il disagio e la violenza giovanile. La sicurezza passa dall’educazione, dalla partecipazione e dalla possibilità per i giovani di esprimersi liberamente e di trovare luoghi (e modi) per aggregarsi.

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