Ieri pomeriggio abbiamo organizzato un incontro online con le famiglie che si erano rese disponibili durante l’emergenza afghana ad accogliere in casa una donna in fuga dalla guerra. Oltre 60 famiglie collegate, hanno rinnovato la propria disponibilità ad ospitare, oggi, bambini e donne in fuga dall’Ucraina. Siamo in contatto con una organizzazione umanitaria che ogni settimana porta in Italia persone dai confini con la Polonia e l’Ungheria e con loro collaboreremo per collocare queste persone bisognose di ospitalità nella nostra rete di famiglie accoglienti. Un patrimonio umano enorme, tetti sicuri e calore umano: le uniche cose di cui hanno bisogno le persone che fuggono dai bombardamenti. Grazie veramente a tutti loro.
“La libertà è terapeutica”
Riflessioni sul rapporto tra disabilità ed autonomia al Centro Diurno per Disabili di Pieve...