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Giornata del Riciclo, diamo i numeri: nel 2024 “salvate” 600 tonnellate di indumenti usati

Mar 17, 2025 | Ambiente

In occasione della Giornata mondiale del Riciclo facciamo il bilancio di un anno di lavoro nell’ambito del progetto “Dona Valore”

Il 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del Riciclo, ricorrenza promossa dal 2018 dalla Global Recycling Foundation per sensibilizzare sempre di più sull’importanza di adottare stili di vita e pratiche sostenibili. L’uso consapevole e parsimonioso delle risorse fa parte delle linee guida della Cooperativa Il Melograno, attiva con diversi progetti nell’ambito della transizione ecologica. Tra questi, l’adesione alla Rete R.I.U.S.E. che si occupa di raccolta di indumenti e accessori usati conferiti dai cittadini nei cassonetti gialli del progetto Dona Valore, promosso dal 1998 sul territorio della Diocesi di Milano.

La rete R.I.U.S.E.

La Cooperativa Il Melograno è da sin dall’inizio tra i soggetti protagonisti di questa iniziativa dall’alto valore ecologico e sociale, che riduce i rifiuti, crea occasioni di lavoro per soggetti in condizione di fragilità e finanzia progetti socio-assistenziali condivisi con Caritas Ambrosiana.

In occasione della Giornata mondiale del Riciclo, abbiamo fatto un bilancio – e messo sulla bilancia – il nostro impegno nel 2024. Diamo i numeri: lo scorso anno i nostri operatori hanno gestito quasi 100mila sacchi per un totale di 578.398 kg di indumenti usati raccolti (+10% rispetto al 2023) in sedici Comuni nei quali gestiamo i cassonetti gialli.

Come funzionano i cassonetti gialli

Ma che cosa succede agli indumenti una volta portati nei cassonetti gialli? La raccolta degli indumenti usati è un’attività gestita da cooperative sociali in possesso delle autorizzazioni e certificazioni necessarie. Le cooperative si occupano dell’intero processo, garantendo un servizio efficiente e sostenibile. Sul territorio, provvediamo all’installazione di cassonetti certificati in spazi pubblici o concordati, curandone la manutenzione e assicurando la pulizia delle aree circostanti. La raccolta avviene con cadenza regolare, più volte a settimana, e gli indumenti vengono trasportati e stoccati nel nostro magazzino autorizzato presso Pieve Emanuele. Una volta raccolti, i materiali vengono inviati ai centri di selezione e trattamento finale tramite trasportatori autorizzati, nel rispetto di precisi criteri ambientali ed etici. In alcuni casi, gli indumenti possono essere selezionati per essere destinati ai negozi di seconda mano.

Rete R.I.U.S.E., raddoppiamo il nostro impegno

Se nel 2024 abbiamo raccolto quasi 600 tonnellate di indumenti usati, destinati così al riutilizzo, la bilancia a fine 2025 sarà sicuramente più pesante. Dal 1° gennaio 2025 infatti il nostro impegno nella Rete R.I.U.S.E. è aumentato con un raddoppio dei Comuni serviti, che da 16 sono passati a 31: Assago, Basiano, Basiglio, Bussero, Canonica d’Adda, Carpiano, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cologno Monzese, Corsico, Dresano, Fara Gera d’Adda, Grezzago, Inzago, Liscate, Locate di Triulzi, Masate, Melegnano, Melzo, Opera, Pantigliate, Pieve Emanuele, Rozzano, San Giuliano Milanese, Siziano, Vaprio d’Adda, Vignate, Vizzolo Predabissi, Zibido San Giacomo.

Obbligo raccolta differenziata rifiuti tessili, un assist ai Comuni

In Italia, l’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti tessili è in vigore dal 1° gennaio 2022, anticipando quanto previsto a livello europeo, dove è entrato in vigore solo a inizio 2025, secondo la Direttiva 2018/851/UE. La normativa italiana, recepita con il Decreto Legislativo n. 116/2020, impone ai Comuni di organizzare sistemi di raccolta separata per i tessili dismessi (che non devono quindi essere smaltiti nel rifiuto indifferenziato) e favorire il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali.

Tuttavia, l’attuazione varia a livello locale: alcune città hanno già sviluppato sistemi di raccolta, mentre altre sono ancora in fase di adeguamento. Oltre alla raccolta di indumenti usati, la nostra cooperativa si occupa anche della raccolta differenziata dei rifiuti tessili e possiamo supportare i Comuni nella gestione di questo obbligo, offrendo un servizio efficiente e sostenibile. Grazie alla nostra esperienza e alla rete di raccolta già operativa, possiamo contribuire a migliorare la logistica, garantire il corretto recupero dei materiali e promuovere pratiche virtuose di economia circolare nel territorio. I rifiuti tessili devono essere conferiti in appositi contenitori. Si tratta, a titolo esemplificativo, di biancheria da letto, tavola e da bagno, teli per mobili, panni per spolverare, strofinacci, tappeti e moquette, ricami, pizzi, camici, divise e indumenti da lavoro.

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