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Inclusione: è fondamentale la collaborazione tra amministrazioni locali

Feb 2, 2023 | Uncategorized

Il Melograno come catalizzatore di servizi di accoglienza tra Pieve Emanuele e Opera

Crediamo fortemente nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone cui viene riconosciuto il diritto di richiesta d’asilo o di protezione internazionale. In realtà siamo a favore della libera circolazione di tutte le persone che cercano una vita migliore e di garantirsi un futuro diverso, ma non scriviamo noi le leggi sull’immigrazione, ferma purtroppo alla Bossi-Fini di ormai trenta anni fa.

In trenta anni molto è cambiato, anche noi siamo cambiati, e impariamo ogni giorno di più a ‘fare rete’.

Ecco allora un progetto SAI – Sistema di accoglienza e integrazione, finanziato con il Fondo nazionale per le politiche e i servizi d’asilo, che prevede a livello territoriale interventi di accoglienza integrata temporanea.

Oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Il progetto SAI è gestito dalla nostra Cooperativa Sociale e si sviluppa su due unità alloggiative distinte; la prima sita in Pieve Emanuele per l’accoglienza di 12 uomini singoli e la seconda, avviata nel corso del 2022 inizialmente per l’accoglienza di nuclei familiari ucraini, presente a Opera, con una capienza massima di 6 beneficiari.

In particolare, per quest’ultimo progetto, si è avviata una proficua collaborazione tra le due Amministrazioni comunali che stanno investendo esperienza e risorse per guidare queste persone verso una condizione di autonomia. Le mamme attualmente ospitate ad Opera hanno instaurato fin da subito un ottimo rapporto di convivenza, sostenendosi ed aiutandosi a vicenda, sia per la gestione dei bambini, iscritti alla scuola dell’infanzia, che per le faccende domestiche. I nuclei familiari accolti sono seguiti da un’équipe multidisciplinare composta da educatori, un mediatore linguistico-culturale, una psicologa e un’operatrice legale.

In aggiunta, nel mese di gennaio, è stato possibile attivare “Fami Remì” all’interno del Progetto: un laboratorio sulla genitorialità che prevede la presenza di due educatrici due volte alla settimana presso l’alloggio, con l’obiettivo di creare momenti di condivisione fra mamme e bambini e uno spazio di confronto sui diversi temi legati alla cura e alla gestione dei figli.

Sono piccoli esempi di accoglienza diffusa, che possono però cambiare davvero la vita delle persone. E noi nelle persone, tutte, crediamo fermamente

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