Dalla Guinea alla Sicilia passando per Sanremo e Milano. Una storia di riscatto, uno dei tanti ‘piccoli miracoli’ in un Paese che da 30 anni aspetta una nuova Legge sull’Immigrazione.
Lamin è un ragazzo della Guinea che a soli 17 anni ha lasciato la sua famiglia e i suoi fratelli per inseguire il sogno di diventare un calciatore. Ha lasciato tutto ciò che conosceva e che amava ed è partito per l’Italia, determinato a realizzare il sogno di diventare un calciatore.
Lamin dopo aver attraversato l’Africa e aver vissuto in Libia per qualche mese è arrivato finalmente in Italia nell’estate del 2017, accolto in un primo momento in un CAS ad Imperia, nella città dove ha avuto la sua prima occasione per mettersi in mostra come calciatore. Ed è proprio Virtus Sanremo che ha subito notato il suo talento, offrendogli il suo primo contratto! Lamin ha giocato per circa 3 anni dovendosi però confrontare con la difficile realtà documentale, per cui doveva anche impegnarsi molto per ottenere un permesso di soggiorno regolare; questi sono solo alcuni dei tanti problemi che un giovane migrante deve affrontare agli inizi del percorso.
Lamin però non si è mai fermato solo al calcio, ha continuato a lavorare duramente anche fuori dal campo per poter ottenere un regolare permesso di soggiorno che potesse dargli un futuro nella nazione che l’ha ospitato. Così, dopo non poche difficoltà, finalmente la Commissione Territoriale ha confermato per Lamin la protezione speciale e, come conseguenza dell’ottenimento del permesso di soggiorno ha avuto diritto ad un Sai, questa volta a Milano. Nonostante il sacrificio di lasciare la squadra e i compagni che lo avevano accolto, Lamin ha voluto accettare questa opportunità, con la speranza comunque di poter tornare un giorno a giocare a calcio.
Da qui inizia una nuova fase della sua storia, quella che lo ha portato al SAI de Il Melograno di Pieve Emanuele il 25 luglio 2022.
Lamin fin da subito si è dimostrato un ragazzo fantastico, gentile e volenteroso; sempre supportato da tutta l’equipe di progetto, ha trovato lavoro come magazziniere per non dipendere del tutto dal progetto e nel contempo si è dedicato a tutti i suoi documenti, in primis doveva ritirare il permesso di soggiorno definitivo presso la Questura. Aiutato e supportato anche dall’operatrice legale finalmente Lamin ha ritirato il suo permesso di soggiorno elettronico. Anche questo passo era fatto e Lamin era sempre più pronto a spiccare il volo!
Nonostante tutti gli ostacoli, Lamin ha continuato a sognare di diventare un calciatore professionista. Ogni giorno appena possibile andava parlare con uno dei suoi educatori, che con fatica cercava di mantenere accesa la passione per il calcio, sognando insieme a lui e per lui un domani migliore, con una squadra di calcio che gli permettesse di coronare i suoi sogni.
Per tenerlo vicino al suo amato pallone gli educatori e Lamin hanno creato una piccola squadra di calcetto coinvolgendo gli altri beneficiari dei SAI de Il Melograno; tutti insieme abbiamo partecipato ad un torneo organizzato fra le varie associazioni di Milano e l’abbiamo vinto!
Un pomeriggio di fine dicembre, l’educatore e Lamin stavano giocando a calcio insieme nel campetto del SAI quando Lamin ricevette un email da una società sportiva che chiedeva informazioni su di lui!! Inizialmente impaurito, non sapeva cosa lo avrebbe aspettato lasciando il progetto SAI dove si sentiva parte di una famiglia e ancora di più cosa avrebbe trovato andando così lontano, ma tutta l’equipe giorno per giorno gli ha offerto il suo aiuto, valutando insieme i pro e i contro e accompagnandolo in una decisione difficile per chiunque.
Fu un lungo mese di trattative e mediazioni, dove ogni garanzia era un passo in più che li avvicinava, ma alla fine Lamin riuscì ad ottenere un vero contratto con la Polisportiva Nicosia e prenotarono insieme (con molta ansia) il suo primo viaggio in aereo, diretto in Sicilia per un nuovo inizio.
Lamin adesso è in Sicilia da 4 settimane si è impegnato tantissimo per tornare in forma! Ha già disputato 3 partite partendo come titolare e segnando 2 reti, facendo 1 assist e procurando un rigore alla propria squadra!
Questa è la storia di Lamin, un giovane che ha lasciato il suo paese e la sua famiglia per inseguire un sogno, ma che ha trovato anche solidarietà e sostegno in un sistema che può funzionare. Una storia che parla di integrazione, di opportunità, di affetto e di successo.
Stefania Campagna