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Lavoro di rete e violenza sui minori stranieri, un modello di intervento: il progetto REMI

Mar 28, 2023 | Uncategorized

Il progetto REMI di Fondazione ISMU, con la collaborazione de Il Melograno

Volume realizzato nell’ambito del Progetto Remì − Reti per il contrasto alla violenza sui minori migranti

Finanziato da Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione – Unione Europea, Ministero degli Interni

L’esposizione dei minori stranieri alla violenza e al maltrattamento risulta essere molto maggiore rispetto a quella dei minori italiani. La percentuale di minorenni stranieri in carico ai servizi sociali per maltrattamento è tre volte maggiore rispetto a quella dei minorenni italiani: su un campione di 1.000 bambini italiani residenti sono presenti 7 vittime di violenza, mentre considerando un campione di 1.000 bambini stranieri residenti le vittime di maltrattamento salgono a 233. Da segnalare il fatto che questo dato risulta in forte aumento rispetto a quello rilevato nella precedente indagine dell’Autorità Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza4, quando la percentuale di minori stranieri presi in carico dai servizi sociali a causa di maltrattamenti era infatti poco più che doppia rispetto a quella dei bambini italiani, con 20 bambini stranieri maltratti ogni mille, contro gli 8,3 ogni mille degli italiani5. È anche noto come, nonostante l’incremento delle denunce e degli interventi, questo fenomeno abbia un’ampia zona grigia che sfugge alle statistiche ufficiali e che sembra essere ancora più difficilmente evidenziabile laddove le famiglie straniere vivono situazioni di marginalità e/o irregolarità. La letteratura indica già da tempo sia l’esistenza di una correlazione positiva – sebbene non necessaria – tra povertà economica e rischio di maltrattamento, sia la multidimensionalità del fenomeno, che risente, tra l’altro, di fattori come l’attivazione della rete di supporto extra-familiare e l’ambiente sociale nel quale la famiglia vive. Le famiglie immigrate risultano più vulnerabili in quanto spesso hanno una scarsa conoscenza del sistema italiano di garanzia dei diritti del minore e una cultura dei suoi diritti diversa e in alcuni casi meno attenta a quelli considerati secondari (diritto al gioco, all’ascolto, alla partecipazione). Inoltre, i minori con background migratorio presentano alti livelli di dispersione scolastica, gap di rendimento e sono spesso vittime di atteggiamenti discriminatori da parte dei pari. In questo quadro di complessità i servizi sono tenuti a garantire il diritto di ogni minore, quale che sia la condizione giuridica o la nazionalità, ad essere protetto da forme di violenza e maltrattamento, ma non sempre sono dotati delle competenze necessarie per rilevare, decodificare e affrontare situazioni critiche in contesti multiculturali. Il percorso implementato all’interno del Progetto Remì nasce con l’obiettivo di sviluppare negli operatori di servizi sociali, sanitari, educativi competenze utili per la prevenzione e il contrasto della violenza e del maltrattamento e la presa in carico di situazioni di violenza contro minori migranti.

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