La presidente della Cooperativa Il Melograno votata dalla direzione nazionale nell’organismo guidato da Massimo Ascari
La Cooperativa Il Melograno entra per la prima volta nel Consiglio di presidenza nazionale di Legacoopsociali con la sua presidente Rossella Pesenti. Lo ha deciso la Direzione nazionale del 5 febbraio 2025, che ha completato così il percorso di rinnovo delle cariche iniziato dal congresso di novembre votando i componenti dell’organismo che lavorerà con il presidente Massimo Ascari e sei vicepresidenti.

“L’ingresso nel Consiglio di presidenza nazionale di Legacoopsociali è un riconoscimento importante del percorso compiuto dalla nostra cooperativa”, commenta Rossella Pesenti
Il nuovo Consiglio di presidenza nazionale è caratterizzato da una perfetta parità di genere (cinque vicepresidenti su sei sono donne) e da un rinnovamento marcato con il 35% di nuovi ingressi, tra cui Rossella Pesenti, che, per la Lombardia, andrà ad affiancare la neo vicepresidente vicaria Marta Battioni, responsabile dipartimento welfare di Legacoop Lombardia.
«È un riconoscimento importante del percorso compiuto dalla nostra cooperativa in 25 anni di attività e anche una responsabilità che siamo pronti ad affrontare proprio mentre avviamo un progetto dal forte impatto sociale come “Case ai lavoratori” che vuole dare risposta a un tema cruciale come quello dell’emergenza abitativa nei nostri territori», commenta la presidente della Cooperativa Il Melograno, Rossella Pesenti.
«Legacoopsociali ha presentato un programma molto vasto così come già anticipato in occasione del congresso dal presidente Ascari e ci aspetta un triennio di grande lavoro, la cooperazione sociale deve tornare ad essere un attore politico, proponendo scenari e alternative possibili al sistema di welfare attuale che non riesce più a rispondere ai bisogni delle persone – continua Pesenti – la cooperazione può e deve costruire orizzonti diversi, andando oltre la funzione di mera erogazione e gestione di servizi, rimettendo al centro i propri valori fondanti e la propria azione che è politica e come tale va agita».