Dal 2000 progettiamo un servizio pubblico che risponde ai bisogni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie e garantisce qualità e continuità educativa per un’estate bella e davvero per tutti. In 25 anni abbiamo raggiunto oltre 150 Comuni: quest’anno si riprende e sono già 15 i territori che ci hanno scelto
Dal 2000, i centri estivi della Cooperativa sociale Il Melograno rappresentano una delle prime forme di servizio pubblico che abbiamo immaginato e costruito sui territori. Una scelta nata dalla volontà di rispondere concretamente ai bisogni delle famiglie, conciliando i tempi di vita e di lavoro, senza mai rinunciare alla qualità educativa.
25 anni, oltre 150 Comuni
Un servizio che, in 25 anni, ha raggiunto oltre 150 Comuni lombardi. E con l’estate in arrivo si riprende e quest’anno sono già 15 i territori che ci hanno scelto. Un patrimonio condiviso che continua ad essere per noi, anche a fronte della crescita e dell’espansione delle aree di intervento della cooperativa, un investimento prioritario in termini di idee, cura e creazione di opportunità di lavoro per i nostri soci e lavoratori.
Un servizio pubblico pensato per tutti
Non li chiamiamo “campus”, perché non lo sono. Negli ultimi anni si è diffuso l’uso di questa parola per indicare proposte estive rivolte a bambini e ragazzi. Si tratta di attività tematiche, focalizzate su sport, lingue o altre competenze specifiche, organizzate in periodi brevi e con un taglio più orientato all’intrattenimento e alla performance.
I centri estivi, come li intendiamo noi, nascono però da un’altra storia e da un altro sguardo: sono un servizio pubblico pensato per tutti, garantendo continuità educativa e sostegno alle famiglie con orari estesi dalle 7.30 alle 18.00 lungo tutta l’estate, per permettere ai genitori di lavorare, e una progettazione fondata sulla relazione educativa. È una scelta culturale prima ancora che organizzativa, e riflette la nostra idea di comunità e di accesso ai diritti che portiamo avanti assieme le amministrazioni comunali che promuovono direttamente o in concessione questo servizio.

Quella del centro estivo non è infatti solo una risposta pratica. È la continuazione ideale di un servizio nato molti decenni fa quando le donne iniziarono ad entrare massicciamente nel mondo del lavoro e la cura dei figli nei periodi di chiusura delle scuole divenne una questione sociale. Oggi, in un contesto più frammentato che vede in campo una moltitudine di realtà private e associazionistiche, vogliamo rilanciare l’idea di un centro estivo come spazio pubblico, inclusivo, per offrire un’estate bella e piena di scoperte a tutti i bambini.
I percorsi tematici pluriennali
Per farlo, costruiamo percorsi tematici anche pluriennali che accompagnano bambini e bambine in esperienze che uniscono il gioco alla cultura, la fantasia all’attualità. Abbiamo parlato dell’Unità d’Italia con “150 anni e non sentirli”, di cibo e sostenibilità con “Mangia che ti passa” (in occasione di Expo 2015), di migrazioni con “Gira che ti rigira”, fino a Leonardo da Vinci con “Lampi di genio”, per citarne alcuni.
“Cose di casa”
Negli ultimi anni abbiamo progettato intorno al tema della casa, della convivenza e della scoperta del territorio attraverso contenitori come “Cose di casa”, al centro della proposta 2025, progetto pluriennale declinato nelle diverse estati da diverse prospettive, dalle case della fantasia di “In via dei Matti” a quelle che aiutano a incontrare l’altro di “Co-abitiamo il mondo”. Un’idea che va in scia ad una delle traiettorie più importanti che stiamo seguendo come cooperativa, quella dell’abitare.
Nel 2024 abbiamo accolto nei nostri centri estivi quasi 3.000 bambini, grazie al lavoro delle nostre équipe educative composte da decine di educatori-animatori professionisti preparati, con competenze multidisciplinari che spaziano dalla manualità allo sport, dal teatro alla musica, fino alla danza. Un’animazione che non solo intrattiene, ma educa e coinvolge.
Martedì 15 aprile sono iniziati gli incontri dedicati alle famiglie per presentare i nostri centri estivi nei Comuni dove opereremo nei prossimi mesi. Un altro tassello per noi importante nella relazione con enti e famiglie.
Immagine di copertina “Ring Around the Rosie” di Edward Henry Potthast